Matteo Salvini, tutte le contestazioni
Insulti, aggressioni , offese e anche botte. Il tour elettorale di Matteo Salvini è un vero e proprio slalom attraverso contestazioni, manifestanti (soprattutto dell'area antagonista) che vogliono impedirgli di parlare. Il Tempo ripercorre tutte le tappe più difficili per Salvini. Dallo scorso novembre a Bologna quando viene raggiunto da un gruppo di attivisti dei centri sociali mentre stava per entrare in un campo rom. Il leder della Lega viene costretto a salire su un automobile poi circondata e presa a cinghiate. Il giorno dopo viene trovata su una parete esterna della Lega Nord una stella a cinque punte. Contestazioni pure a Imola, il 10 novembre: un gruppo di attivisti dei contri sociali blocca Salvini all'ingresso di una struttura che ospita immigrati. Pochi giorni dopo, il 19 novembre, il leader viene accolto da un gruppo dei centri sociali al grido di “Fascisti, carogne, andatevene nelle fogne”. A febbraio ad accogliere Salvini a Palermo sono un centinaio di persone di persone che al suo arrivo lo bersagliano di uova. Sempre a febbraio, alcuni antagonisti che protestano contro la visita del leader al campo rom di via Negrotto gli urlano “Fai schifo”. E poi ancora a Roma insulti e offese. Il 7 marzo è Genova a riservare un'accoglienza pessima a Salvini, con contestazioni da parte di centri sociali. L'apoteosi a Roma, quando Matteo annuncia di voler fare visita al quartiere Garbatella.. La risposta è: “Roma non ti ha mai voluto ma non vegliamo l'ora di accoglierti”. Una frase che spinge il capogruppo Sel in Comun Gianluca Peciola a sconsigliare a Salvini di recarsi nel quartiere. Il 22 aprile Matteo viene accolto a Livorno da uova e pomodoro. Il 24 aprile a Torino appaiono fantocci con la faccia di Salvini impiccati a testa in giù, immagini che evocavano l'esecuzione di Benito Mussolini a Piazzale Loreto. Il 27 aprile, insulti nelle Marche: lanci di bottiglie, uova e pomodori. Stesse scene a Marsala il 12 maggio fino allo sputo in Umbria.