Micromega, le tre mosse suggerite da Paolo Flores D'Arcais per far cadere il governo di Matteo Renzi
Prendete carta e penna, parla il direttore di Micromega Paolo Flores D'Arcasi ed è meglio prendere appunti perché stavolta l'ex girotondino ha preparato un piano a prova di bomba per mettere a segno il golpe del secolo. Sull'ultimo numero della sua rivista ha illustrato un tutorial dettagliato per dare il ben servito a Matteo Renzi e mandarlo a casa senza colpo ferire in tre semplici mosse. Roba che anche la minoranza Dem potrebbe essere in grado di mettere in pratica. Mossa uno - Nelle prossime settimane il governo sarà impegnato in Parlamento con una serie di votazioni per le sue "pimpanti controriforme" che blinderà con la fiducia. Da qui parte il primo colpo di genio del direttore: far venire la quota di parlamentare a sostegno del premier e farlo cadere come una pera cotta. Mossa due - A quel punto il grosso del lavoro è fatto, ai reduci ringalluzziti democrat non resterà che convocare un congresso straordinario del Partito democratico. Dovranno essere usate le stesse armi con le quali il diabolico ex sindaco di Firenze ha scalato il potere per impadronirsi di via del Nazareno. Mossa tre - Il terzo step è il classico coniglio dal cilindro. L'indicazione di Flores D'Arcais è di telefonare a Maurizio Landini, convincerlo a candidarsi come segretario del Pd e contemporaneamente - la sincronia è fondamentale - bisognerà avanzare la richiesta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di non sciogliere le Camere. Sarà un giochetto per i dissidenti della sinistra Pd salire al Quirinale e convincere il Capo dello Stato che è arrivato il momento per una "tregua repubblicana". Ma perché proprio ora? - Secondo Flores D'Arcais è questo il momento migliore per colpire, non si può perdere altro tempo. La mazzata dopo le Regionali è stata il colpo ferale per Renzi, riporta anche il Fatto quotidiano. Una botta abbastanza forte da renderlo debolisissimo: "Malgrado il fumo negli occhi della quasi totalità dei mass media - aggiunge il vulcanico direttore - in un anno ha perso la metà dei consensi. Non un'emorragia, un dissanguamento da mattatoio". L'appello di Micromega ha destinatari chiarissimi. Parla cioè alla vecchia classe dirigente del partito di maggioranza, che però sarebbe già spacciata stando ai toni di Flore D'Arcais: "Se a questa opposizione resta ancora un barlume di lucidità, decida di uscire di scena con un ultimo gesto di vitalità. Alla vecchia nomenclatura non è data la rivincita, la vendetta sì".