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Pd, Renzi attacca Ingroia: "Rivoluzione civile ci fa perdere"

Matteo Renzi

Ignazio Stagno
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Matteo Renzi parla dal palco di Napoli per la campagna elttorale del Pd e fa il gioco di Pier Luigi Bersani. Anche lui ormai è schierato sulla linea del segretario. Così il giovane sindaco di Firenze fa i compitini e porta acqua al mulino di chi lo voleva fuori dal Pd. E così attacca Antonio Ingroia, colpevole di essere il guastafeste per il Pd in Campania. Con la sua Rivoluzione Civile, l'ex pm può portare via voti preziosi al centrosinistra in una regione chiave per la corsa al Senato. "L'operazione politica della lista di Ingroia è un evidente rischio di autogol del centrosinistra. I cittadini sapranno scegliere". Poi un altro affondo al magistrato, questa volta diretto: "Mi spiace che un giudice lasci pro tempore la magistratura - dice - e se non raggiunge il quorum che succede? Torna a fare il giudice? E' un meccanismo che mette in discussione la terzietà del giudice, l'imparzialità".  Ed ancora, riferendosi alla querelle sollevata da Ingroia con la Boccassini su Falcone: "A me piace l'idea che si lascino riposare i morti, e in particolar modo i morti che sono un patrimonio di tutto il paese". Infine, a suo giudizio "la soluzione proposta da Ingroia non ha alcuna possibilità di andare al governo del paese. E' una mera operazione di testimonianza, che se va bene è inutile, se va male fa danno al centrosinistra", riferendosi alle dichiarazioni del leader di Rivoluzione civile che si è detto pronto a sostenere il Pd se abbandona Monti. Insomma ormai Renzi fa le veci di Bersani e fa il "lavoro sporco". Il "no" ad Ingroia lo dice lui. Pier, si sa, non legge gli sms dell'ex pm. Renzi contestato -  Ma la serata napoletana di Matteo Renzi si è chiusa con una contestazione. Mentre il giovane sindaco si trovava a piazza Trieste è stato contestato duramente da un gruppo di manifestatnti che hanno cercato di srotolare uno striscione con uno slogan a favore dell'astensionismo. I contestatori sono stati fermati dalla polizia. "Pagerete caro, pagherete tutto, ladri", hanno gridato rivolgendosi a Renzi. L'appello al voto utile a quanto pare non è stato digerito. 

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