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Pagnoncelli, si riduce la forbice tra Pd e M5S

Lucia Esposito
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I dati sulla fiducia dei leader parlano di una progressiva riduzione della distanza tra Pd e Movimento 5 Stelle. Il Pd oggi si colloca al 31,2%, in calo di 3 punti dall' inizio dell' anno. In grandissima ascesa il movimento Cinque Stelle che guadagna più di otto punti da gennaio conquistando il 29%. Secondo il sondaggista Nando Pagnoncelli che scrive sul Corriere della Sera, la strepitosa rimonta dei grillini è dovuta allo smarrimento e alle divisioni interne al centrodestra e anche alle sue difficoltà a trovare un leader. La Lega ha fermato la propria ascesa mentre il terzo partito della coalizione, Fratelli d' Italia, intorno al 4%. Ballottaggio - Per quanto riguarda un eventuale ballottaggio a determinare il risultato è il centrodestra perché, spiega Pagnoncelli, oggi le tre liste divise ottengono infatti il 29,4% (testa a testa con il M5S), ma la lista unita prenderebbe circa due punti in più, collocandosi al 31,3%. Raccoglierebbe voti dai pentastellati (favoriti da un centrodestra diviso) e recuperare elettori centristi. Ma i risultati dei ballottaggi non premiano il centrodestra. Se il Pd andasse al ballottaggio con il Movimento 5 Stelle infatti, perderebbe in maniera evidente, di circa 5 punti, mentre a metà novembre il distacco era di meno di due punti. Questo perché si rafforza l' orientamento verso i 5 Stelle degli elettori di Forza Italia. Se invece i protagonisti del ballottaggio fossero centrodestra e Pd, i dem vincerebbero di quasi dieci punti. Pentastellati ed elettori del Pd si orienterebbero infatti verso il partito di Renzi. 

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