Bertolaso terremota il centrodestra. Le parole di Salvini e Meloni si sfila
Matteo Salvini frena sulla candidatura di Guido Bertolaso per il centrodestra e precisa: "A fare il suo nome sono stati gli alleati". Con quelle dichiarazioni sui rom, su Rutelli e sul Pd, la "sua partenza non è stata il massimo per la Lega". Bertolaso a rischio per la coalizione dunque? Intanto la Meloni si sfila e dice che non va al vertice di Palazzo Grazioli. Mentre Salvini fa un altro affondo contro Renzi: il 25 aprile in marcia contro di lui.. E alla domanda se il Carroccio sia pronto a sfilarsi, risponde: "A pacchetto chiuso io non compro nulla. Quello che dirà la gente di Roma" in questi giorni "inciderà sulla mia decisione finale". Partita aperta quindi? "Tutte le partite sono sempre aperte", sottolinea. La reazione della Meloni - Dopo le parole di Salvini su Bertolaso, Giorgia Meloni ha fatto sapere che non parteciperà al vertice di Palazzo Grazioli programmato con lo stesso Salvini e con Silvio Berlusconi (vertice che è stato poi annullato dallo stesso Berlusconi). La disponibilità della numero uno di Fratelli d'Italia per un prossimo vertice sarà data solo "quando si chiariranno le reali determinazioni degli alleati sulle amministrative a Roma, alla luce appunto delle contraddittorie dichiarazioni rilasciate dal segretario leghista e ancora non smentite, che minano la credibilità della candidatura di Bertolaso a Roma e di tutta la coalizione" Sulla marcia in programma il 25 aprile contro il governo il leader della Lega, parlando in una conferenza stampa in Senato, spiega: "Quando occupi militarmente le scuole, i tribunali, la tv, le banche, la gente in genere fa le rivoluzioni. Renzi si comporta come Stalin, c'è puzza di regime, ci sono parlamentari in vendita, il governo completamente appiattito. Sappia il signor Renzi che da oggi è battaglia su tutti i fronti. L'Italia è al collasso, e ho indicazioni certe di sollevazioni di piazza, di questo passo si arriva alle rivoluzioni. Io però sono pacifico e le reazioni popolari voglio organizzarle democraticamente".