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Storace, la proposta ammazza-Silvio: "Aiuto la Meloni, ma a una condizione"

Giovanni Ruggiero
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Si apre uno spiraglio sulle candidature a sindaco di Roma spuntate come funghi nel centrodestra da alcune settimane a questa parte. Dal Palco di Orvieto, dove buona parte degli ex An sono provando a far rinascere "di nuovo una Grande Destra", Francesco Storace apre un fronte di discussione nella coalizione e dice chiaro e tondo che con Giorgia Meloni è possibile costruire un'alleanza per battere Partito democratico e Movimento Cinquestelle. Anzi, Storace va oltre e chiarisce, come riporta il Tempo: "Meloni vuol fare il sindaco? Parliamone. Se da quattro candidati dobbiamo averne uno, voglio vedere anche gli altri andarsene". Il rischio secondo Storace è ben più grave che perdere le elezioni di Roma: "Il caos politico della Capitale è l'emblema di ciò che può succedere a livello nazionale. Se si continua così si andrà alla disfatta". Una volta tramontata l'idea di organizzare le primarie per la scelta dei candidati, come aveva chiesto sin dall'inizio anche Storace, ogni partito si è affidato ai sondaggi. E sono proprio le rilevazioni tra gli elettori che danno più fiducia all'ex ministro: "Si va al ballottaggio con noi, senza non ci si va. Non ti puoi permettere di perdere nemmeno lo 0,1, figuriamoci ciò che è emerso nelle ultime ore, con i sondaggi che ci avvicinano al 5%". L'accordo - L'unica condizione chiesta da Storace è che tutti i candidati rinuncino a presentarsi per sostenere la Meloni, ma questa unità di intenti sembra complicata stando a quel che sostiene Guido Bertolaso: "Continua a dire che ha i sondaggi buoni - si lamenta Storace - Che dire allora? O il centrodestra si mette d'accordo al suo interno oppure non so con chi dovrei stare unito. non si può chiedere unità se non sono uniti nemmeno loro". Storace si dice fiducioso, un accordo si troverà: "Se davvero - la Meloni - vuol fare il sindaco". Ma se l'accordo salterà, Storace avverte: "Sarò durissimo. Se non si capisce che bisogna fare di tutto per includere e non escludere farò la campagna elettorale nelle piazze a raccontare quello che è successo".

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