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Berlusconi: "Magistratura più pericolosa della mafia siciliana"

Silvio Berlusconi

I pm rompono il silenzio elettorale sparando sulla Lega, Silvio risponde. Poi racconta il retroscena sulla congiuntivite: "Mi hanno messo un dito nell'occhio"

Ignazio Stagno
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Silvio Berlusconi ieri, venerdì 22 febbraio, ha annullato il suo comizio finale a Napoli a causa di un'acuta congiuntivite. Delusione tra i sostenitori partenopei, ma anche grande apprensione per la salute del Cav. In tanti si sono chiesti come mai l'ex premier si fosse procurato questo fastidioso problema agli occhi. Ora Berlusconi parla della sua malattia e spiega come è andata (un dito nell'occhio, come vi spieghiamo nel resto dell'articolo). Lo ha fatto da Milanello, dove è arrivato in elicottero per visitare la squadra alla vigilia del derby con l'Inter. Ed è stato Silvio-show.  Attacco alla magistratura - Nel giorno del silenzio elettorale, Berlusconi va all'attacco delle toghe, che a poche ore dal voto hanno fatto filtrare l'indiscrezione di un'inchiesta su 1.200 presunte firme false raccolte per Roberto Maroni in Lombardia: "Da noi - ha dichiarato il Cav ai cronisti di una televisione greca - la magistratura è una mafia più pericolosa della mafia siciliana, e lo dico sapendo di dire una cosa grossa". Poi una battuta sulle fatiche delle ultime settimane: "Sono molto orgoglioso della mia campagna elettorale, combattuta dall'inizio alla fine senza un momento di fermo. Mi avevano detto che temevo gli incontri duri - ha proseguito - con avversari nelle cosiddete fosse dei leoni ma ho smentito tutti perché sono andato dai vari Santoro, Floris e Annunziata. Ho dimostrato di non temere nessuno e di aver fatto una campagna tutta di proposte, idee e contenuti". E ancora: "E' stata una campagna elettorale molto combattuta con in campo molti protagonisti nuovi quali Monti, Giannino, Ingroia e Grillo, che hanno dato del filo da torcere a tutti quanti". Le parole di Berlusconi sulla magistratura non sono passate inosservate. Hanno scatenato subito le ire del Pd: "'Il Partito democratico rispetta come si deve il silenzio elettorale. Berlusconi, facendo le affermazioni che ha fatto - e che non commentiamo -, dimostra di saper vivere solo violando le regole. Ma questo non gli permettera' di vincere'', afferma Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd. Non ho violato il silenzio - Ma Berlusconi non ci sta e risponde: "Io non ho violato nessuna regola. Conclusa una conferenza stampa a Milanello in cui si era parlato soltanto di Milan e di calcio, uscendo dalla stanza, ho risposto a una domanda a margine di un giornalista amico, esprimendo un parere sulla magistratura che, per fortuna, non mi risulta sia ancora un partito politico che chiede voti ai cittadini partecipando alla campagna elettorale. Parlando di magistratura, non mi riferivo ovviamente alla grande maggioranza dei magistrati onesti e irreprensibili, ma a quella minoranza che usa la giustizia a fini di lotta politica".  Il dito nell'occhio - Come detto, il Cav ha parlato anche della sua presunta congiuntivite, svelando un retroscena: "Dopo un comizio a Torino ho preso un dito nell'occhio e ho rischiato il distacco della retina. Quando si fanno i comizi, alla fine c'è sempre un assalto difficile da fermare, una cosa incredibile". Poi la battuta: "Domani sbaglio scheda? No, non arrivo certo a quel punto". Per quel dito nell'occhio, il Cav non ha potuto nemmeno vedere Milan-Barcellona: "Mi ha causato una congiuntivite fortissima. Quindi quella sera avevo gli occhi fasciati e sono andato a dormire. Poi mi hanno svegliato e mi hanno detto come è finita ed è stata una componente fortissima del miglioramento dei miei occhi". Il Cav però non vuole rinunciare al piacere di vedere l'impresa dei rossoneri. Ha spiegato che si è fatto dare la cassetta della gara e che la vedrà nel pomeriggio di domenica. Derby, credo in Balo e in Allegri - Berlusconi ha poi parlato anche del derby. C'è attesa per la partita dell'ex, SuperMario Balotelli: "Cosa mi aspetto da Balotelli? Spero che possa essere quel ragazzo semplice, che non venga distratto dal fatto di essere ormai una star, che fuori possa evitare contrasti, essere misurato, moderato, che non si renda la vita difficile nei rapporti con gli altri. Ma in campo, in allenamento, negli spogliatoi è un professionista perfetto". Infine Berlusconi ha rassicurato il tecnico rossonero, Massimiliano Allegri sul suo futuro: "Abbiamo avuto 8 partite di assestamento all'inizio di questo campionato. Eravamo preoccupati e addolorati, ma da quel momento il Milan è riuscito a recuperare. Senza quelle 8 partite, oggi saremmo primi in classifica. La stampa sportiva ha tirato fuori dubbi, ma i buonissimi rapporti con l'allenatore sono costanti”. Insomma con Allegri il Cav per il suo Milan piange con un occhio solo...

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