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Monti: l'Italia non contagia nessunoLa replica del premier alla Ue

Lucia Esposito
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Mario Monti è seccato, stizzito, offeso per l'allarme lanciato dal Commissario europeo per gli affari economici Olli Rehn che aveva parlavo di un effetto negativo del debito italiano sulla Ue. Il professore dice: "L'Italia non contagia nessuno". Intanto Monti ha fissato come ineludibili per "cogliere i frutti delle riforme e dei sacrifici" due condizioni: restare nella parte preventiva del Patto di stabilità europeo e ridurre il debito pubblico. Nella prefazione al Documento di Economia e Finanza, il presidente del Consiglio ricorda che "rispetto alla fase più acuta della crisi finanziaria di fine 2011 e inizio 2012  che ha imposto scelte obbligate in tempi serrati, diventa ora possibile mettere in campo una strategia più articolata. Una strategia che combini il rientro sostenibile dal debito eccessivo a riforme per rimuovere le barriere strutturali e stimolare la produttività e per riavviare gli investimenti pubblici produttivi". E in primo luogo "occorre saper sfruttare le opportunità offerte da un quadro europeo oggi più favorevole agli investimenti per la crescita e l'occupazione» dopo le decisioni del Consiglio Ue di marzo e dopo "l'apertura della Commissione Europea verso l'operazione una tantum dell'Italia per pagare i debiti scaduti della pubblica amministrazione»"   

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