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"Caro Silvio bentornato a Bari",lo striscione fa tremare Emiliano,ora Vendola vuole la sua testa

La sinistra e Sel sono ancora in guerra con il Cav. La frase esposta dal sindaco non è andata giù e ora i "rossi" vogliono le dimissioni. Lui: "Prendete lo striscione e bruciatelo in piazza"

Ignazio Stagno
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di Ignazio Stagno La sinistra, mentre il Paese va verso il baratro ha un solo pesiero: la guerra civile contro Silvio Berlusconi. Quello che accade a Bari in queste ore appare come un fatto di poco conto, ma che fa riflettere su quanto i "rossi" abbiano voglia di discutere con il Pdl. Il sindaco di Bari, Michele Emiliano rischia di perdere la poltrona di primo cittadino per uno striscione. Durante l'ultima manifestazione del Pdl a Bari con la partecipazione dello stesso Berlusconi, è stato esposto uno striscione in bella vista, a fima del Comune di Bari con una frase semplice e chiara: "Caro Silvio, bentornato a Bari".  Bufera rossa - Apriti cielo. Emilino guida una maggioranza di centrosinistra e lui stesso fa parte di Sel e della sinistra vendoliana. In poche ore per quello striscione è scoppiata la bufera. I consiglieri di maggioranza sono infuriati con il sindaco per quella sua tracotanza che vuole la pace con Berlusconi. Nicola Laforgia, consigliere comunale del gruppo "Sinistra per Bari", aveva scritto su Facebook: “Mi dissocio da questa occupazione del palazzo comunale da parte del sindaco”. Poi al Fatto, La Forgia ha rincarato la dose: "E' una provocazione assurda. Noi ci aspettavamo delle spiegazioni un po' meno fumose di quelle che ci sono stata date. Ma come al solito il sindaco invece di rispondere sull'argomento reagisce in malo modo. Quello striscione – prosegue Laforgia – ci è parso sbagliato dal punto di vista istituzionale e del contenuto. E lo abbiamo detto in maniera schietta, come siamo abituati a fare. Del resto, quando si sta insieme in una maggioranza dovrebbe funzionare così, si dovrebbe poter parlare e discutere. Ma se non è più possibile farlo e le divergenze di opinione vengono catalogate come peccati di lesa maestà ne trarremo le opportune conclusioni”. Insomma con un giro di parole a Bari la sinistra chiede le dimissioni di Emiliano. Bruciatelo in piazza - Lui, il sindaco, non accetta lezioni e replica a muso duro rivendicando il suo gesto. "Sel mi chiede le dimissioni. Non appena la richiesta verrà formalizzata la accoglierò”, ha dichiarato Emiliano. La polemica non finisce qui. Perchè Emiliano ha capito che la sinistra, quella radicale, è ancora in piena guerra contro il Cav, e se di guerra si tratta, ecco che arriva la provocazione: "Lo rifarei 100 volte. E data la grande importanza che lo striscione di ‘bentornato' sta assumendo ho deciso di metterlo in vendita su e-bay. La sinistra barese può comprarlo e bruciarlo durante un comizio anti-Berlusconi”. I comunisti di sicuro stanno già facendo la colletta per mettere le mani su quella frase da incendiare alla prima occasione utile.

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