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I 5 stelle non ci stanno: da Napolitano discorso politico

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Matteo Legnani
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Berlusconi gli ha dato dei "burattini" e loro hanno girato l'epiteto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. I 5 stelle, al termine del discorso di insediamento del presidente, hanno bollato come "politico" il discorso del Capo dello Stato, "in barba al ruolo di garanzia che un presidente dovrebbe mantenere". Per i capigruppo di Camera e Senato, Roberta Lombardi e Vito Crimi, "è stata evidentemente dettata la linea politica del prossimo governo, con la riforma della legge elettorale, la normativa anti-corruzione e il superamento del bicameralismo perfetto: in pratica, è stata indicata l'adozione del testo preparato dai 'saggì scelti fra le istituzioni e i partiti".  Sul mancato funzionamento delle camere accennato nel discorso del Presidente della Repubblica, "non accettiamo lezioni sull'uso del Parlamento" dicono i due capigruppo. "Napolitano, infatti, forse dimentica quanto da lui detto precedentemente a proposito della necessità della presenza di un esecutivo per dar vita alla commissioni. Istanza che noi, invece, portiamo avanti, inascoltati, sin dai primi giorni della legislatura". Quanto al riferimento implicito al MoVimento fatto da Napolitano, "sostanzialmente ci dice che una volta entrati nei banchi della casta dobbiamo stare alle loro regole" proseguono Crimi e Lombardi. "Noi, invece, ribadiamo di essere stati eletti perchè quelle regole, quelle logiche, non hanno funzionato e devono essere cambiate. Infine - concludono i due capigruppo - fa sorridere che all'ammonimento fatto dal Capo dello Stato sulle riforme che non sono mai state attuate negli ultimi anni, gli stessi partiti che non hanno voluto farle, hanno fatto seguire dai loro banchi scroscianti applausi".

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