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Amato trombato 2 volte in 7 giorni,via da palazzo Chigi e dal Colle,i conti correnti sono salvi

Giuliano Amato

Il Dottor Sottile fregato ancora una volta. Per lui il sogno di fare il premier sbatte sul Quirinale. E'simbolo della casta della prima Repubblica. La sua ricetta con prelievo forzoso e patrimoniale è davvero troppo per il paese

Ignazio Stagno
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di Ignazio Stagno I nostri conti correnti sono salvi. La mano di Giuliano Amato è stata mozzata dal Quirinale. Il Dottor Sottile è stato trombato due volte in  sette giorni. Prima gli è stata sbarrata la strada verso il Colle per lasciar spazio a Giorgio Napolitano, ora invece è stato bloccato mentre correva verso Palazzo Chigi da Enrico Letta. Lui non l'avrà presa bene. Per diverse settimane parlava già da nuovo presidente della Repubblica. Ma inciampava sempre sul suo passato da predatore dei conti correnti degli italiani, con i suoi prelievi forzosi quando è stato permier nel 1992, e anche sulla sua faraonica pensione da 31 mila euro al mese. Pensione da faraone - Davvero troppo per spoedirlo a guidare un governo che dovrebbe sanare, seppur con tanti limiti le ferite del Paese. Amato ha perso. Anche lui è vittima dello sbando del Pd. Dopo Prodi e Marini in largo del Nazareno si sono cucinati pure Amato. Questa volta però era d'accordo pure il Cav. Sul suo vitalizio aveva cercato improbabili giustificazioni: "E' una pensione alta, lo so, che sta tuttavia sotto il tetto stabilito dal governo Monti per i trattamenti pubblici ed è peraltro inferiore a quella che riscuotono giudici costituzionali, alti magistrati ed altri funzionari, specie se andati in pensione dopo di me. Posso essere crocifisso per questo, quando sono forse l'unico ex parlamentare che ha rinunciato al vitalizio?". Sì, l'hanno crocifisso sul Colle. Dormire in auto -  Su quella sua abitudine di mettere le mani nel portafoglio degli italiani è invece calata la scure dei partiti che hanno detto no alla sua ricetta a base di patrimoniale sulle famiglie e di prelievo forzoso, stile Cipro, sui conti correnti. Amato poi aveva già fatto di tutto, a sua insaputa, per tagliarsi fuori dal governo. Solo un mese fa, guardando al futuro del Paese aveva detto: "Tanti di voi si troveranno con una pensione miserabile, con cui non potranno vivere e si troveranno a dormire in auto". Una previsione nefasta che detta da uno che si porta acasa ogni mese 31mila euro è suonata quasi come una presa in giro. Ora tutte le dichiarazioni del Dottor Sottile sono saltate fuori come un boomerang velenoso che gli è costato la poltrona di palazzo Chigi. Prelievo forzoso -  Quando 21 anni fa prese i soldi degli italiani per tappare le falle del bilancio statale gridò al miracolo. Il governo di Giuliano Amato, infatti, nel 1992 stabilì il prelievo forzoso del 6 per mille dai conti correnti bancari per un "interesse di straordinario rilievo" in relazione a "una situazione di drammatica emergenza della finanza pubblica". Ora con la crisi che sta strozzando le famiglie un altro prelievo sarebbe un de profundis per il Paese e per la rabbia incontenibile delle famiglie. Con la sua esclusione dal palazzo Chigi si chiude il cerchio che lega la seconda repubblica alla prima. Quello che dovrà fare il nonno ora non è Re Giorgio, ma l'amaro Giuliano.

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