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Pd, i ribelli Civati, Puppato, Gozi e Zampa daranno la fiducia al governo Letta

Giulio Bucchi
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Allarme "rosso" rientrato nel Partito democratico, almeno per il momento. I "ribelli" Sandro Gozi, Sandra Zampa, Laura Puppato e Pippo Civati hanno confermato, in un documento congiunto, che voteranno la fiducia al governo di larghe intese presieduto dal collega di partito Enrico Letta. Posizione non di poco conto, perché i quattro parlamentari rappresentano l'ala più dura del Pd, quella che ha mal digerito l'intesa con il Pdl. Nei giorni scorsi, per bocca degli ex margheritini Dario Franceschini e Francesco Boccia, era arrivata anche la minaccia di espulsione dal partito per tutti coloro che avessero negato il proprio sostegno al nuovo governo. Il comunicato congiunto - "In questo momento drammatico per il nostro Paese e per la democrazia sentiamo l'obbligo di rappresentare, più di quanto non sia avvenuto nel recente passato, un popolo che soffre e che teme per il proprio futuro - spiegano nella nota congiunta -. Abbiamo richiamato la necessità che il governo presieduto da Enrico Letta, pur nelle grandissime difficoltà di fare sintesi di linee politiche fortemente diverse, nascesse nuovo, anche nelle figure, e garante dell'unica necessità di individuare soluzioni ai problemi urgenti dell'Italia. E' con questo spirito che accordiamo la fiducia a questo governo assumendoci le nostre responsabilità di eletti. Non vogliamo creare l'ennesima area organizzata all'interno del Partito Democratico soprattutto perchè siamo convinti che le correnti e i gruppi di potere siano stati il principale problema del nostro Partito e della nostra azione parlamentare. Anche ascoltando i nostri elettori e il Paese lavoreremo affinchè il Partito Democratico diventi quello che avevamo promesso e che aveva ridato speranza ed entusiasmo a milioni di italiani, entusiasmo venuto meno da tempo". Allarme solo "rimandato" - L'impressione, però, è che si debba parlare di tregua armata. Il prodiano Gozi, l'ex concorrente alle primarie Puppato, il rottamatore Civati e la Zampa hanno infatti sottolineato l'esigenza di "agire rapidamente per le riforme". L'obiettivo del governo deve essere "una legge elettorale maggioritaria che restituisca ai cittadini la capacità di scegliere i propri eletti", "una vera politica economica e sociale che rompa con i tagli lineari del passato e il rigore cieco e controproducente" ("Troppa austerità uccide", spiegano). La fiducia data dagli italiani al Pd "vogliamo meritarcela ogni giorno di più". Nel caso, anche togliendola, la fiducia.

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