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La rivoluzione stanca: Ingroia va subito in ferie

Mario Giordano

Pur di non prendere servizio ad Aosta si mette subito in vacanza: vuole evitare l'obbligo di lavorare

Andrea Tempestini
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di Mario Giordano Da giovane disse: o faccio il pm o niente. Antonio Ingroia sta riuscendo a fare benissimo entrambe le cose. Nel dribblare il lavoro, del resto, bisogna riconoscergli un talento speciale, quasi da Lionel Messi dei fanigottoni, come ha dimostrato anche ieri, appena arrivato  nel suo nuovo  ufficio  alla Procura di Aosta: anziché prendere servizio, infatti, ha preso subito le ferie. Prendere per prendere, come biasimarlo? Il riposo è sacro, si capisce: ma se lui avesse ottenuto nella lotta alla criminalità gli stessi risultati che ha ottenuto nella lotta alla fatica, beh, non esisterebbe più nemmeno un borseggiatore in libera circolazione. (...) Come scrive Mario Giordano su Libero di giovedì 16 maggio, la rivoluzione stanca: Antonio Ingroia va già in ferie. Il procuratore infatti si è presentato in ufficio ad Aosta e, pur di non prendere servizio, si è subito messo in vacanza: "Torno il 20 giugno". La spiegazione ufficiale è che sta aspettando la decisione del Tar sul suo ricorso, previosta per il 23 maggio (per sicurezza, comunque, rientrerà un mese dopo). Di fatto siamo di fronte all'ultimo formidabile dribbling del partigiano della Costituzione. Il suo obiettivo? Evitare l'articolo 1 e l'obbligo di lavorare. Leggi il commento di Mario Giordano su Libero di giovedì 16 maggio

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