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Grillo: "Entro un anno il referendum sull'euro"

Beppe Grillo

Matteo Legnani
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Superata (per ora e senza che sia stata fatta più che tanta chiarezza) la questione indennità dei parlamentari, Beppe Grillo torna a uno dei suoi storici cavalli di battaglia, su cui il Movimento 5 stelle ha fondato le sue origini: l'Euro (e l'Europa). Secondo il comico e blogger nella moneta unica sta la ragione del male che fa penare la nostra economia. Un punto, questo, sul quale per un certo periodo il messaggio dei grillini e quello di Berlusconi hanno quasi coinciso. Ma se il Cavaliere ha solo brevemente cavalcato l'onda anti-euro che si andata allungando allo scoppiare della crisi economica europea, Grillo torna oggi a battere il tasto, e lo fa come mai prima: ''L'Europa va ripensata" ha spiegato a Mirandola, uno dei comuni più colpiti dal sisma dello scorso anno in Emilia. "Noi consideriamo di fare un anno di informazione e poi di indire un referendum per dire sì o no all'euro e sì o no all'Europa. Sulla moneta unica e l'Unione europea gli inglesi ci insegnano la democrazia. Nessun partito puo' arrogarsi il diritto di decidere per 60 milioni di persone''.  Sulla Gabanelli - Nel suo passaggio a Mirandola, Grillo ha poi replicato a chi gli chiedeva se rivoterebbe Milena Gabanelli come presidente della Repubblica dopo l'inchiesta di Report con cui ha fatto le pulci ai pentastellati e al blog di Beppe. "La Gabanelli - ha risposto il leader - ha fatto il suo lavoro. Ha fatto delle domande e noi abbiamo dato delle risposte. Certo, forse in maniera un po' superficiale, dato che eravamo sottoi elezioni. Ma io la capisco, lei non è completamente libera, lavora anche lei per un'azienda che ha degli interessi". Insomma, la Gabanelli nell'arco di pochi giorni compie la sua particolarissima trasmutazione: da eroina buona per fare la presidente della Repubblica a giornalista "non completamente libera", insomma una pennivendola al soldo del "sistema".

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