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Il Pdl è il primo partito e stacca il Pd del 5%

Nicoletta Orlandi Posti
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  Si andasse a votare oggi il Pdl sarebbe il primo partito d'Italia. Con un +0,4% in più rispetto alla settimana scorsa il partito di Silvio Berlusconi sale al 27,8% distanziando di oltre cinque punti percentuali il Pd che invece sprofonda con un - 1,4%. Secondo SWG per Agorà-RAI crescono anche il Movimento 5 Stelle (+0,8%), che raggiunge al 22,6% il Partito Democratico,  la Lega Nord 4,9% (+0,5) e  Sel 4,8% (+0,1). Perdono consensi invece Scelta Civica 4,9% (-0,9), Udc 2,0% (+0,2) e Fratelli d'Italia 1,5% (-0,3). Alfano piace di più del Cav - L'Istituto di ricerca triestino ha anche monitorato il livello di fiducia degli italiani riguardo al governo di Enrico Letta. La percentuale è bassissima: solo dal 31% degli elettori raccoglie consenso (in un mese il gradimento dell'esecutivo è sceso di 12 punti). Per quanto riguarda le personalità politiche è sempre Giorgio Napolitano, nonostante i 2 punti in meno di sette giorni fa, la figura in cui gli italiani hanno più fiducia (55%). A seguire Matteo Renzi (54%), in calo di un punto rispetto alla settimana scorsa. In discesa anche il premier Enrico Letta (-2%), che scivola al 44 percento. Va meglio in casa Pdl, dove il segretario Angelino Alfano guadagna 2 punti e sale al 26 percento, mentre il presidente Silvio Berlusconi con un punto in più si attesta al 25 percento. In salita anche Beppe Grillo (+2%), che raggiunge il leader del Pdl (25%). Perdono invece 3 punti il governatore della Puglia Nichi Vendola e il senatore a vita Mario Monti, rispettivamente al 22 e 18 percento. Cala di 5 punti, infine, la fiducia nel segretario del Pd Guglielmo Epifani, anche lui al 18 percento. Ineleggibilità e Imu- Le interviste (3500 contatti complessivi) di Swg hanno riguardato anche Silvio Berlusconi. Alla domanda se il Cav è "ineleggibile", il 59% ha risposto sì. Queste affermazioni provengono dalla quasi la totalità dell'elettorato del Movimento 5 Stelle (92%) e da un'ampia fascia di centrosinistra (87%). Opposto il punto di vista degli elettori di centrodestra (10% pensa sia ineleggibile). L'istituto ha anche chiesto a chi vada attribuito il merito dello stop della tassa sugli immobili. Per il 47 percento degli italiani la sospensione dell'Imu è merito di Silvio Berlusconi, mentre solo il 19 percento ritiene che l'iniziativa sia da attribuire al premier Letta. Il 75 percento, però, tra lo stop alla tassa sulla prima casa e scongiurare l'aumento dell'Iva a luglio preferirebbe la seconda opzione.  

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