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Pdl, Berlusconi: "Governo forte, fine della guerra civile col Pd. Ora presidenzialismo"

Il Cavaliere: "E' importante che l'esecutivo faccia le riforme e vada in Europa a difenderci, basta coi diktat Ue. Grillo? Volgare e violento"

Giulio Bucchi
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Fine della guerra civile tra Pd e Pdl, riforme costituzionali e presidenzialismo, governo forte per andare in Europa e far valere la posizione dell'Italia. Silvio Berlusconi torna a parlare dopo la bufera giudiziaria di martedì, cone la randellata della motivazione del processo Unipol, ma sceglie di tenere un profilo basso. Niente polemiche (se non con Grillo e grillini) e proclami di unità a sostegno dell'esecutivo di Enrico Letta. "Presidenzialismo e niente diktat Ue" - "E' importante - dice Berlusconi - che ci siano le due parti che sostengono il governo. E che possano varare la riforma della Costituzione che possa portare il nostro paese all'elezione diretta del capo dello Stato e poi a un primo ministro che abbia gli stessi poteri dei suoi colleghi delle altre democrazie occidentali", ha spiegato il Cavaliere in un'intervista rilasciata al tg di T9. "Abbiano un governo forte che può fare quelle riforme che una sola parte non poteva fare. Un governo forte anche nei confronti con l'Europa". Quindi l'auspicio: "Serve che questo governo vada a Bruxelles e dica: io faccio così. Non possiamo più accettare certi diktat, siamo noi che dobbiamo decidere ciò che è necessario fare per rimettere in piedi la nostra economia".  "Grillo volgare e violento, 5 Stelle burattini" - Toni concilianti con il Pd, a sostegno delle larghe intese, e stilettate al Movimento 5 Stelle. Nel mirino, naturalmente, il leader Beppe Grillo: "Di stupidaggini ne dice   molte, qualche volta dice anche delle cose di comune buon senso, peccato che poi le mischia con espressioni di una volgarità e di una violenza inaccettabile. Il movimento di Grillo si è ridotto molto e credo che sia destinato a ridursi sempre di più perché con l'avvento dei candidati di Grillo in Parlamento, tutti hanno potuto vedere che questi signori sono di un'insipienza totale e sono dei semplici burattini telecomandati attraverso internet da Grillo e dai suoi atteggiamenti che non sono certamente quelli di una persona di buon senso". "Più militari nelle periferie" - All'ordine del giorno c'è anche il ballottaggio a Roma per la poltrona di sindaco tra Gianni Alemanno e il rivale del Pd Ignazio Marino, in vantaggio al primo turno."Il voto su Roma è importante in un momento come questo in cui - sottolinea Berlusconi - siamo riusciti ad arrivare a questa svolta epocale in cui siamo riusciti a mettere insieme il centrodestra e il centrosinistra ponendo fine a una lunga guerra fredda, a una guerra civile". "Ho avuto una riunione con il nuovo   ministro degli Interni Angelino Alfano e Alemanno - aggiunge il leader del Pdl - in cui si è deciso di comune accordo tra i due, di dare il via al poliziotto e al carabiniere di quartiere e anche all'utilizzo dei militari nelle periferie. I militari - assicura - sono contentissimi, perché sentono di rendersi così utili invece di stare in panciolle nelle caserme". Proprio sul tema della sicurezza, Alemanno rischia di giocarsi la conferma: "Io contraddico le critiche fatte sulla sicurezza della città, perché vivo a Roma 5 giorni su 7. Sono sempre uscito e sono andato in centro e in periferia di giorno di notte nella massima tranquillità e questa è anche l'opinione di molti miei amici romani. Però alcuni compiti non può svolgerli l'amministrazione comunale e soprattutto il sindaco, perché sono compiti assegnati allo Stato che li svolge attraverso la questura e il ministero degli Interni".

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