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Napolitano, altolà ai sobillatori:"Serve continuità di governo"

Giorgio Napolitano

Il capo dello Stato parla all'indomani della sentenza contro Berlusconi: "In Italia abbiamo il record della fibrillazione politica. Non va bene"

Nicoletta Orlandi Posti
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Nessun riferimento diretto, ma il messaggio è chiaro: il governo deve continuare la sua opera. All'indomani della sentenza sul caso Ruby, ben più severa delle attese, dal Colle giunge un altolà alle "fibrillazioni" ed a quel vero e proprio sport nazionale che consiste nel prevedere, trasformandola magari in una profezia che si autorealizza, la fine del governo. Cnr, ore 12: si festeggiano i 90 anni del Consiglio Nazionale delle Ricerche, alla presenza di Giorgio Napolitano. Non è previsto che parli, ma ugualmente alla fine della cerimonia il Capo dello Stato, si avvicina al microfono "per un saluto": esprime soddisfazione per l'iniziativa, si sofferma sulla necessità di coordinare al meglio il sostegno pubblico e quello privato alla ricerca, fa un rapido riferimento al rinnovo del suo mandato "né ambito né previsto".  Poi cambia registro. "Il rispetto e la cura delle istituzioni sono uno dei capisaldi dello Stato democratico e della società civile degna di questo nome", spiega, eppure "in Italia abbiamo il record della fibrillazione politica". Sì, perchè "non passano due mesi dalla formazione di un governo che l'argomento delle discussioni diventa la prossima, incombente, imminente, o fatale crisi di governo". E questo non è per niente un bene. Al contrario, "abbiamo bisogno di continuità nelle istituzioni". Come si vede, nessun nome legato alla cronaca politica o giudiziaria viene pronunuciato, nessun richiamo a persone specifiche viene lanciato. Ma è molto, molto difficile immaginare che, mentre parlava, Napolitano non si riferisse a quanto continua a leggere sui giornali. Cronache di un Silvio Berlusconi sull'orlo di decisioni irrevocabili, o comunque tentato di mandare all'aria quel delicato progetto - le larghe intese - che non solo è alla base del governo di Enrico Letta, ma anche di un complesso accordo scaturito proprio dalla rielezione del Presidente della Repubblica. Probabilmente, comunque, quando si parla di fibrillazioni il riferimento può essere anche a qualcosa di diverso al Caso Ruby ed alla condanna di Berlusconi. Basti pensare che anche oggi il Pdl, per bocca del suo capogruppo alla Camera Renato Brunetta, torna ad attaccare sull'Iva. Un semplice rinvio di tre mesi non basta, spiega, "bisogna sospenderne l'aumento fino a fine anno, e intanto fare la riforma complessiva dell'Iva all'interno della legge di Stabilità". "Domani in Consiglio dei ministri al 99,9% ci sarà il rinvio dell'Iva di tre mesi, fino a settembre", ribadisce per tutta risposta il ministro per gli affari regionali, Graziano Delrio.

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