Diritti tv: stop cene eleganti e incontri con assistente sociale, la vita del Cav in affidamento
Milano, 5 ago. (Adnkronos) - Niente piu' cene eleganti, ma un colloquio mensile, e obbligato, con un assistente sociale. Coprifuoco alle 23 e viaggi solo dopo aver chiesto uno speciale permesso. E' questo, in parte, quanto attenderebbe Silvio Berlusconi, condannato in via definitiva a 4 anni di carcere, di cui tre indultati, se dovesse scegliere l'affidamento in prova ai servizi sociali. 'Si prendera' tutto il tempo per pensarci', hanno confermato fonti vicine al presidente del Consiglio nei giorni scorsi. A dispetto dell'orgoglio, pero', ("Non accettero' - avrebbe detto il Cav in un'intervista a Libero poi smentita - di essere affidato ai servizi sociali, come un criminale che deve essere rieducato"), questa resta l'ipotesi che gli garantirebbe maggiore liberta'. Innanzitutto, il Tribunale di Sorveglianza di Milano, cui spetta il compito di accogliere o respingere la richiesta di affidamento - dovrebbe arrivare entro i termini del 15 ottobre - garantirebbe a Berlusconi la possibilita' di spostarsi almeno per la Lombardia, se quest'ultimo designasse, per esempio, Arcore come suo 'domicilio idoneo'. L'ex premier sarebbe poi libero di uscire di casa dalle 7 alle 23, a differenza delle due ore concesse a chi chiede i domiciliari. Quanto all'attivita' socialmente utile, non c'e' nulla di strettamente obbligatorio a parte l'incontro mensile con un'assistente sociale dell'Ufficio esecuzione penale esterna che si 'prenderebbe carico' di lui. E questo e' un vincolo inderogabile. All'attivita' lavorativa 'riparatoria', in quanto ultrasettantenne, il Cavaliere potrebbe anche sottrarsi, se crede. L'importante e' dimostrare di aver messo a punto un piano risarcitorio nei confronti delle 'vittime'. Nel suo caso - condannato per frode fiscale - il risarcimento potrebbero essere i 10 milioni di provvisionale da versare all'Agenzia delle Entrate. (segue)