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Coppi l'aveva detto al Cav: "Stai lontano da Esposito"Ecco tutte le ombre...

Antonio Esposito

Lucia Esposito
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Continuano  ad emergere indiscrezioni e nuovi dettagli sulla sentenza della Cassazione che ha condannato Silvio Berlusconi. Il sito Dagospia, scrive che uno dei difensori del Cavaliere, Franco Coppi, prima che il presidente della sezione feriale della Suprema Corte si pronunciasse, avrebbe detto al Cavaliere. "Meglio stare lontani da quel giudice". Una frase che, letta adesso, ha il sapore amaro di un presagio. Molte sono le ombre  sulla toga: prima la cena in cui Esposito, secondo quanto rivelato da Stefano Lorenzetto su Il Giornale, sabato 3 agosto, sarebbe lasciato andare ad affermazioni contro Silvio Berlusconi e avrebbe anticipato la sentenza di condanna che di lì a poco avrebbe pronunciato contro Wanna Marchi. Affermazioni smentite puntualmente dal magistrato in un'intervista al Fatto Quotidiano di domenica 5 agosto. Ma in  un botta e risposta infinito, Stefano Lorenzetto, ha risposto anche alla smentita e,  sempre dalle colonne del Giornale ha spiegato che ci sono testimoni, vip insospettabili, disposti a confermare quanto lui ha scritto sabato 3 agosto- Ecco una parte della sua replica: "Il 24 luglio ho interpellato il funzionario di Stato che quella sera sedeva alla sua sinistra. A costui ho chiesto se ricordasse: a) della cena; b) delle intercettazioni svelate da Esposito con la “pagella” sulle capacità erotiche delle due deputate del Pdl stilate da Berlusconi. c) della sentenza su Vanna Marchi che il giudice ci anticipò durante il banchetto. Nonostante siano passati quattro anni, mi ha risposto per tre volte. “Sì che mi ricordo”. Dopodiché gli ho anche chiesto chi fosse quel magistrato. Risposta: “Non lo so, io, me lo sono trovato lì”.  La cena tra il pm e l'imputata - Ma oltre alla cena di quattro anni fa,  c'è un altro aspetto su cui il Giornale di oggi, martedì 6 agosto, si soffema: il figlio di Antonio Esposito. Il pm di Milano Ferdinando che era andato a cena con l'allora imputata Nicole Minetti. Il caso è stato chiuso, fa notare Il Giornale, tempestivamente: l'8 luglio viene fissata l'udienza del Cavaliere davanti alla Suprema Corte per il 30 del mese e subito dopo, l''11 luglio, si fa sapere che il pm Ferdinando Esposito, figlio della toga che di lì a poco avrebbe dovuto decidere sulle sorti dell'ex premier, non rischia alcuna azione disciplinare per la sua solo "inopportuna" cena al ristorante milanese "il Bolognese" con l'ex conisgliera regionale che allora doveva essere ancora giudicata nel processo Ruby bis. L'incontro tra il pm e l'imputata viene giudicato solo occasionale e non riguarda un caso giudiziario di competenza di Esposito. 

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