Legge elettorale, il governo mette la fiducia sul Rosatellum
Il governo ha posto la questione di fiducia sul testo approvato dalla commissione senza emendamenti degli articolo uno, due e tre della legge elettorale. Ad annunciarlo, nell'aula della Camera, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro. La decisione ampiamente prevista sin da questa mattina, quando il capogruppo Dem Ettore Rosato aveva chiamato il premier Paolo Gentiloni, ha alimentato ancora di più le polemiche per una mossa che appare più una forzatura. Oltre alla blindatura in aula, dal M5S sono volate accuse di incostituzionalità della legge, minacciando ricorsi alla Consulta. Minacce respinte al mittente in apertura di seduta dalla presidente della Camera, Laura Boldrini: "Sulle pregiudiziali ho già risposto con una lettera. Su questa questione ho già risposto". Sono intervenuti tutti i partiti che si oppongono al testo con Ignazio La Russa per Fdi, Davide Crippa dei 5 Stelle, Giulio Marcon di Si e Alfredo D'Attore di Mdp. Dal fronte Pd ha preso le difese della legge Alfredo D'Attorre: "Stiamo discutendo un testo del tutto nuovo rispetto al Tedeschellum di giugno".