Feltri, il consiglio a Berlusconi: "Per vincere le elezioni deve sostenere Salvini sull'immigrazione"
Speriamo che il fiuto di Berlusconi cominci di nuovo a funzionare. L'altro ieri si è incontrato col governatore della Lombardia e, al termine della conversazione, ha solennemente dichiarato: «Cari elettori, domenica prossima votate sì al referendum che richiede l' autonomia delle due regioni più importanti del Nord, cioè la stessa Lombardia e il Veneto». Una esortazione che rivela spiccato senso politico, assodato che i settentrionali aspirano a gestire parte dei loro soldi, versati al fisco, senza dipendere dal potere centrale. In sostanza il fondatore di Forza Italia ha capito una cosa fondamentale: per vincere le consultazioni che rinnovano il Parlamento bisogna agire a favore dei cittadini, soddisfare i loro desideri, non contrastarli. Poiché lombardi e veneti puntano ad amministrarsi in proprio, e lo hanno detto in tutte le salse, è giusto verificare tramite plebiscito se quello dell' autonomia è un sentimento maggioritario oppure no. Berlusconi in passato ha dimostrato di avere una grande sensibilità nell' interpretare gli umori sociali, quindi ci sono molte probabilità che anche nella presente circostanza, sollecitando di votare sì, ci abbia visto giusto. Non mettiamo la mano sul fuoco, ma ci sentiamo di scrivere che il referendum passerà e che il governo sarà costretto a inchinarsi alla volontà popolare, come sempre dovrebbe accadere in democrazia. In Inghilterra fu indicata la Brexit dagli elettori quale soluzione e Brexit fu. I sudditi espressero una preferenza consultiva simile a quella che lombardi e veneti forniranno tra alcuni giorni. La Gran Bretagna è la culla della democrazia, e noi italioti abbiamo solo da imparare dall' Isola Madre. Pertanto domenica sera, se rispetterà le indicazioni della gente, l' esecutivo sarà obbligato a comportarsi di conseguenza. Segnaliamo che l' autonomia non è una minaccia all' unità nazionale, essendo cosa ben diversa dalla indipendenza e dalla secessione. Nessuna paura a scegliere il Sì. Che se si impone comporterà un fatto positivo: anziché mandare nella capitale spendacciona e dissennata 54 miliardi di residui fiscali, ne invieremo solamente la metà. Avremo dunque più quattrini per finanziare i servizi di casa nostra. Berlusconi ha afferrato il senso vero di questa manovra e ci complimentiamo con lui. Se egli intuirà che anche il problema della immigrazione va risolto radicalmente e sposerà le tesi di Salvini in questo campo, allora avrà molte chances per raccattare una messe di consensi tali da consentirgli di competere per conquistare la maggioranza. Coraggio Silvio, buttati nella mischia e liberaci dal male nero. di Vittorio Feltri