Laura Boldrini incastrata da "Le Iene": non tutela l'assistente alla Camera che denuncia di aver lavorato in nero. E scappa
Ad incastrare Laura Boldrini, paladina dei diritti e delle donne, ci pensano Le Iene. Già, perché soltanto un paio di mesi or sono la presidenta aveva promesso massimo impegno e giustizia impiegata per i cosiddetti "assistenti fantasma" alla Camera, ossia i portaborse spesso in nero e non pagati del tutto. E oggi, otto settimane dopo, di quel massimo impegno non vi è traccia, tanto che incalzata da Filippo Roma, la Boldrini non sa cosa rispondere, fino a quando preferisce fuggire dalle telecamere. La vicenda era iniziata la scorsa estate, quando il programma parlò del caso di Federica Brocchetti, la quale sostiene di aver lavorato in nero e senza stipendio come assistente parlamentare di Mario Caruso, di Centro Democratico. Un caso che fece parecchio scalpore e per il quale, appunto, la Boldrini si impegno in prima persona. Peccato che due mesi dopo, Federica abbia rivelato che nessuno si è fatto sentire e che nulla è cambiato. Non solo: assicura che il suo avvocato abbia scritto sia a Montecitorio sia alla Boldrini chiedendo di fornire i dati con gli accessi che attestino la sua presenza negli uffici di Caruso per ben un anno e mezzo, dati che le serviranno in sede processuale. Ma nessuno, sostiene, ha mai risposto. Boldrini incastrata: clicca qui per vedere il servizio de Le Iene Le Iene, dunque, sono tornate ad incalzare la Boldrini, direttamente nel suo ufficio. E la presidenta, davanti alle telecamere, ha affermato che dall'istruttoria aperta sul caso era emerso che vi fosse un contratto di lavoro a titolo gratuito esibito da Caruso ai questori. Peccato che Federica smentisca in modo netto di aver firmato un contratto, men che meno gratuito. Secondo Le Iene sarebbero prove sufficienti per poter ipotizzare che quel contratto sia un tarocco (alla Camera ne è stata visionata soltanto una fotocopia, sulla quale, dunque, potrebbe essere stata apposta una falsa firma di Federica con un agile taglia e incolla, anche se lo staff di Caruso smentisce categoricamente e precisa che il contratto, l'originale, esiste). Insomma, la Boldrini, la paladina dei diritti e delle donne, del caso di Federica non pare essersene occupata granché. "Non sono cose di cui mi occupo io direttamente. Non ho letto la mail indirizzata a me, perché la segreteria non mi passa tutto. La Camera risponderà", assicura ancora, per poi, come detto, darsi alla macchia, in fuga dalla telecamera bloccata dalle sue guardie del corpo e "tallonata" dal solo Filippo Roma.