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Centrodestra, il vero terrore di Berlusconi: la decisione del Colle e il governo dell'orrore

Giulio Bucchi
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Senza la maggioranza assoluta, per il centrodestra potrebbe arrivare la fregatura. Sondaggi alla mano, pochissimi ormai sembrano mettere in dubbio che la coalizione composta da Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini (più la "quarta gamba" centrista) farà il pieno di voti e supererà la concorrenza del Movimento 5 Stelle e del centrosinistra (o quel che rimane). Il guaio, però, verrà il giorno dopo. Quota 300 deputati è alla portata, e ne mancherebbero solo 15 per ottenere la maggioranza assoluta alla Camera. Al Senato potrebbero non esserci numeri, ma perlomeno il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarebbe quasi obbligato ad assegnare il mandato esplorativo a un esponente della coalizione. Senza un governo plausibile, però, sono due le strade praticabili. Maggioranza "tecnica" per sostenere un governo-ponte con Paolo Gentiloni confermato a Palazzo Chigi per una manciata di mesi, in attesa di nuove elezioni. In questo caso, spiega La Stampa, Berlusconi potrebbe essere nella scomodissima posizione di chi è chiamato al dovere per "senso di responsabilità". Il peggio però, sottolinea il quotidiano torinese, avverrebbe se il Colle assegnasse il mandato esplorativo a Luigi Di Maio, esponente del primo partito italiano. In quel caso, sussurrano al Cav i suoi fidati consiglieri Gianni Letta e Niccolò Ghedini, non sarebbe da escludere che il Movimento 5 Stelle riuscisse a imbastire una coalizione horror con la sinistra-sinistra di Piero Grasso, Bersani e D'Alema con un Pd de-renzizzato dalla prevedibilissima batosta elettorale. Ecco perché, sotto sotto, nessuno ad Arcore si augura che Renzi perda male. Sconfitto sì, ma non umiliato: diventerebbe pericoloso per sé e per gli altri.

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