Maria Elena Boschi, le quattro domande su Banca Etruria che preoccupano la sottosegretaria
L'attesa sull'audizione del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, prevista per il prossimo martedì alla Commissione di inchiesta sulle banche si fa spasmodica. Dopo le dichiarazioni del presidente della Consob, Giuseppe Vegas, sui colloqui con la sottosegretaria Maria Elena Boschi incentrati sulle preoccupazioni per le sorti dell'industria orafa di Arezzo e quelle di Banca Etruria, l'arrivo di Visco in commissione potrebbe risolvere alcuni misteri che ancora aleggiano sulla vicenda, a cominciare, come riporta il Fatto quotidiano, sugli ipotetici contatti della Boschi anche con altri importanti dirigenti di Palazzo Koch per sensibilizzarli a proposito della minaccia dell'Opa della Popolare di Vicenza su Etruria. La questione che più potrebbe preoccupare l'ex ministro Boschi riguarda la riforma delle banche popolari, quando a gennaio 2015 il governo Renzi ha varato l'obbligo di trasformare quegli istituti da cooperative a società per azioni. Quella riforma era stata voluta da Bankitalia e all'improvviso subì una notevole accelerata e poi una deviazione. Sul tema però restano ancora quattro nodi che Visco potrebbe sciogliere. Il primo riguarda il limite delle attività patrimoniali previsto dalla Bce a 30 miliardi di euro, poi abbassato a 8 miliardi, cioè quanto bastava proprio a Banca Etruria. Il secondo è sull'uso del decreto d'urgenza, che ha poi fatto bloccare il provvedimento dal Consiglio di Stato in attesa di una pronuncia della Corte Costituzionale. Il terzo è sulla strana impennata del 65% del valore delle azioni di Etruria in Borsa nei giorni del decreto, a due settimane dal commissariamento. Visco potrebbe chiarire cosa si sarebbero detti al telefono in quei giorni Renzi e Carlo De Benedetti, che a sua volta sentì anche il membro del direttorio di Bankitalia, Fabio Panetta. Il quarto dubbio riguarda il commissariamento di Etruria, avanzato da Bankitalia e firmato rapidamente da Pier Carlo Padoan: Visco potrebbe chiarire, per esempio, se di quel provvedimento c'è stata una discussione direttamente con la presidenza del Consiglio.