Luigi Di Maio: "Taglio alle pensioni e alleanze, ecco il mio programma di governo"
Il candidato premier Luigi Di Maio, in un'intervista a Il Giorno snocciola i buoni propositi per il futuro. Un futuro che il grillino si augura essere al governo. La squadra? Dice che la rivelerà nel giro di qualche settimana, dunque prima delle elezioni, una cosa che non si era sostanzialmente mai vista. Quindi, il programma. Di Maio torna a martellare sul reddito di cittadinanza che "nella nostra proposta servirà ad accompagnare i cittadini in difficoltà durante una fase di transizione che può durare qualche anno". Il grillino afferma che "daremo un sostegno che varia in base al numero di componenti familiari e che è di 780 euro per i single a reddito zero, ma che può arrivare a 1.950 euro per una famiglia senza reddito di 4 persone". Le coperture, però, restano un mistero. Leggi anche: Marcello Veneziani e la profezia funebre su Di Maio Dunque il capitolo pensioni, con il ventilato taglio degli assegni d'oro, che secondo Di Maio deve colpire le pensioni "da 5mila euro netti in su, nella parte non coperta dai contributi versati. Conosciamo il dibattito sui diritti acquisiti e sulla possibilità dei ricorsi, ma una soluzione si deve trovare. La Corte Costituzionale - continua - ha suggerito di tagliare tutte le pensioni per poi redistribuire i risparmi da quelle d'oro e quelle più basse. In questo modo non ci sarebbero problemi di costituzionalità perché il taglio non sarebbe selettivo. Valuteremo la soluzione più efficace, ma le pensioni d'oro vanno tagliate e quelle più basse incrementate". Infine, il capitolo alleanze: con chi potrebbe governare il M5s? "Già oggi - riprende il premier in pectore - siamo la prima forza politica del Paese, in Sicilia siamo arrivati al 35%, sappiamo di avere buone probabilità, da qui al 4 marzo, di arrivare al 40 per cento. Ma se così non dovesse essere non lasceremo il Paese nel caos e non rimarremo nell'angolo, ci assumeremo la responsabilità di fare un governo", annuncia. Pronti ad allearsi, dunque. Ma con chi? La risposta è vaga: "La sera del voto proporremo a tutte le forze politiche un tavolo per un'intesa sui programmi alla luce del sole: significa che chi ci sosterrà lo farà sulla base delle nostre proposte per il Paese, senza inciuci e scambi di poltrone".