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Pur di avere un seggio in Parlamento... Vergogna Boldrini: come umilia le donne

Giovanni Ruggiero
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Anche per le femministe come Laura Boldrini vale il detto che fatta la legge, trovato l'inganno. Anche se la legge impone il rispetto delle quote rosa nelle liste dei candidati per Camera e Senato, negli elenchi delle liste di Liberi e Uguali compaiono pochissime signore rispetto ai posti a disposizione. Tra queste pochissime fortunate, naturalmente, c'è la presidenta della Camera, in posizioni blindatissime per evitare figuracce, come una mancata rielezione da parlamentare. Il partito di Bersani, ricorda il Giornale, ha deciso di spalmare su più listini in diversi collegi alcune candidate, togliendo di fatto la possibilità ad altre di giocarsi l'occasione di entrare in Parlamento. Leggi anche: Boldrini in versione professorina, come prova a tappare la bocca a Berlusconi Una decisione che ha già scatenato i commenti avvelenati di diverse parlamentari uscenti dei gruppi di Mdp, Sinistra italiana e Possibile. Qualcuna di loro si è anche confidata sul Foglio: "In LeU ci sono le femministe per se stesse, come Boldrini e Rossella Muroni, che si mettono con le pluricandidature ovunque uccidendo tutte le altre donne". Le regole del Rosatellum per l'equilibrio tra uomini e donne parlano chiaro, anzi la Boldrini è stata proprio una di quelle che ne ha sponsorizzato l'approvazione. Alla fine sembra averle prese molto alla lettera: da sola è candidata capolista in ben quattro listini, più il suo collegio uninominale. Quando piace vincere facile, alla faccia delle altre donne.

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