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Matteo Renzi, il crollo epocale del Pd nei sondaggi: si teme il 20 per cento

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Eliana Giusto
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Il pessimismo regna sovrano in casa Pd. "La responsabilità non paga", è la conclusione dei renziani che sono in costante contatto con il segretario. Il quale, riporta La Stampa, ha percepito benissimo il sentimento di paura nel partito e ha chiesto ai suoi di "scuotersi di dosso la rassegnazione e a fare lo sforzo finale per essere il primo partito". Leggi anche: Vittorio Feltri: gli idioti rossi ignorano la realtà Del resto i sondaggi sono disastrosi. E al Nazareno si attende con ansia un sondaggio commissionato a una nota società demoscopica sulle sfide nei collegi. Il Pd sembra reggere solo nelle regioni rosse: "Ancor di più dopo Macerata, c'è una sensazione di difficoltà anche nei collegi, dovuta a fatto che il Pd è schiacciato dalle posizioni e dalla propaganda degli altri partiti" confessa un dirigente toscano vicino a Renzi. Quello che si teme è che il risultato sarà addirittura inferiore a quella soglia psicologica del 25 per cento, quella ottenuta da Bersani nel 2013. Di più. Il Pd sarebbe ora crollato al 23 per cento: dato che potrebbe scendere ancora: "Se ci fermassimo intorno al 20 per cento sarebbe una disfatta e non reggerebbe più nulla, anche perché vorrebbe dire che il centrodestra avrebbe numeri per fare un governo autonomo".

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