Silvio Berlusconi, Giulia Bongiorno: "Il divorzio da Veronica Lario? Non mi piace chi non rinuncia a nulla e poi..."
"La legittima difesa, ora è una legge comica. Io introdurrei il diritto di reazione: credo che lo stato di paura deve giustificare sempre la reazione". Giulia Bongiorno, candidata della Lega e designata come possibile Guardasigilli da Matteo Salvini, spiega in una intervista a Il Messaggero quali sono le sue priorità: "E introdurrei il principio che chiunque entri in casa d'altri per rubare o violentare accetta tutte le conseguenze che possono derivare. Vanno ridotti la durata dei processi e il ricorso alle misure cautelari: si va troppo spesso in carcere prima dei processi e non dopo, quando un giudice condanna. Inoltre sono per l'abolizione totale di premi e sconti per gli autori di delitti atroci colti in flagranza di reato". Leggi anche: Berlusconi-Lario: la sentenza della Cassazione che mette fine ai sogni di Veronica La Bongiorno attacca il ministro Orlando "che ha introdotto scorciatoie attraverso le quali pagando si estingue il reato di stalking". Così poi "sono dovuti ricorrere ai ripari a dicembre quando finalmente si sono accorti che minacce e molestie sono condotte che integrano lo stalking". Sul divorzio Veronica Lario-Silvio Berlusconi, la Bongiorno non vuole entrare "nel merito di quella sentenza. Io riformerei il diritto di famiglia con norme più stringenti. I giudici hanno troppa discrezionalità. Bisogna tenere conto della durata di un rapporto e del contributo della donna alla carriera del coniuge". In sostanza, "se una donna rinuncia alla carriera perché l'uomo le dice Tu ti occupi del ménage famigliare, e poi si lasciano, quella donna va ristorata. Ma non mi piace l'idea di una donna che non ha rinunciato a nulla e poi pretenda di mantenere lo stesso tenore di vita".