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Luigi Di Maio, il suo terrore più grande: ecco come Roberto Fico può rubargli il posto

Matteo Legnani
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Dopo l'incontro coi neoeleletti parlamentari, il candidato premier del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha postato su Facebook i suoi paletti per le trattative dei prossimi giorni: "Il nuovo governo dovrà rispettare la volontà dei cittadini che hanno votato un programma e una squadra. Noi abbiamo aperto a tutte le forze politiche, abbiamo chiesto a tutti responsabilità per far partire un governo presieduto da me". Un chiaro messaggio, forse non proprio rispettoso del carattere parlamentare della democrazia italiana, al presidente della Repubblica Mattarella e pure agli altri leader del Movimento. Primo fra tutti Roberto Fico, che è dato come favorito per il posto di presidente della Camera quando il 23 marzo si terrà la prima convocazione delle nuove Camere e si procederà all'elezione dei due vertici dei rami del Parlamento. Uno scenario che, scrive Il Giornale, Di Maio vede con timore: Fico è infatti l'esponente dell'ala dura e pura del Movimento. E il leader teme che con Fico sullo scranno più alto di Montecitorio, il suo ruolo possa uscirne ridimensionato per due ragioni: in primis perchè da presidente della Camera Fico avrebbe una funzione centrale nelle consultazioni con il Quirinale. E poi perchè, nell'ipotesi di uno stallo, il Quirinale potrebbe affidare proprio alla terza carica dello Stato il compito di guidare un "governo del presidente" che avrebbe lo scopo di riformare la legge elettorale e ridare la parola agli elettori. Anche per questa ragione, Di Maio vorrebbe l'ex direttore di SkyTg24 Emilio Carelli, e non Fico, alla guida di Montecitorio. Leggi anche: La brutta voce dentro il Movimento: "Cosa c'è dietro la farsa del governo"

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