Vitalizi: Ciambetti, in Veneto per rinunciare non serve legge, norma c'è già
Venezia, 12 apr. (AdnKronos) - “A dire il vero, se un consigliere regionale vuole rinunciare allo stipendio lo può fare senza problema alcuno: la Legge regionale lo prevede esplicitamente all'art. 8 ter della Legge regionale 30 gennaio 1997 n. 5”. Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, interviene nelle polemiche sull'indennità per i consiglieri regionali. “La legge del 1997 – spiega Ciambetti – fu aggiornata nel 2007, con un Pdl dell'allora consigliere Foggiato e, se ben ricordo, con un emendamento di Piergiorgio Cortellazzo, proprio con l'articolo 8 ter oggi vigente per cui, cito testualmente ‘consiglieri e assessori possono delegare rispettivamente l'Ufficio di Presidenza e la Giunta regionale a devolvere alla Regione una percentuale degli emolumenti spettanti fino al limite dell'intera somma al netto delle ritenute obbligatorie'". "In altre parole, pagate tasse e ritenute varie, il Consigliere che vuole rinunciare agli emolumenti lo può fare di sua iniziativa, non servono nuove leggi che sarebbero ridondanti e inutili. Non mi risulta siano molti i consiglieri che si sono avvalsi per lungo tempo dal 2007 ad oggi della facoltà prevista dall'art. 8ter: solo 4, e per periodi limitatissimi. Ricordato questo, è mio dovere censurare ogni tentativo di svilimento del lavoro del Consigliere regionale, un impegno non facile, con responsabilità non marginali", spiega.