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Luigi Di Maio, lo schema dei grillini per il nuovo governo: alla Lega concede due ministeri chiave

Gino Coala
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Tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio le distanze non sembrano accorciarsi con il passare dei giorni, anzi a sentire le rispettive dichiarazioni, non mancano motivi per far scoppiare nuovi scontri e recriminazioni. Una tensione che però sarebbe solo apparente, secondo un retroscena del Corriere della sera, visto che sottobanco il lavoro delle diplomazie grilline e leghiste non si è mai fermato. La trattativa per la formazione del governo sembra arrivata a un passo dalle "cose formali", tenendo sempre bene a mente il peso di ognuno nella distribuzione dei ministeri. Leggi anche: Gelo al Vinitaly, perché Di Maio non ha voluto vedere Salvini L'attesa è tutta legata al voto del Molise, che potrebbe riequilibrare i pesi all'interno del centrodestra. I grillini sperano naturalmente in un flop di Forza Italia, così da risolvere alla radice le tensioni tra Salvini e Berlusconi. Nel frattempo la proposta dal fronte grillino continua a basarsi sullo "schema Di Maio premier", con il vincolo del contratto alla tedesca. Con questa formula, il M5s punta a concedere alla Lega due ministeri chiave, da assegnare però a personalità da concordare, anche se indicate dalla Lega. I dicasteri per il Carroccio sarebbero l'Economia e l'Interno, mentre per tutti gli altri ministeri non è detto che i nomi finora snocciolati da Di Maio possano trovare posto.

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