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Governo, sondaggio Ixè: lo stallo demolisce la sinistra, crolla il Pd

Matteo Legnani
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C'è una cosa peggio che non trovare un accordo per la formazione del governo: tirarsene completamente fuori, come ha fatto il Partito democratico nei giorni scorsi, e condannarsi così all'irrilevanza. Di fatto, è come se oggi il Pd non esistesse, semplicemente non ci fosse, al di là dei penosi appelli di Di Maio ai dem nel tentativo (inutile) di mettere ansia al centrodestra. Secondo un sondaggio Ixè illustrato su Il Giornale, tirarsi fuori dai giochi così è già costato ai dem la bellezza di due punti percentuali. Dal già deficitario 18,7% dello scorso 4 marzo, Renzi, Martina o chi per loro sono crollati al 16,6. Ma è tutta la sinistra a perdere, con la Bonino che è crollata dal 2,5 all'1,4 e i partiti minori dello schieramento che dall'1,1 passano allo 0,7 nelle intenzioni di voto ad Aprile rilevate da Ixè. In tutto, la sinistra lascia sul terreno 3,6 punti percentuali. Leggi anche: Alessandra Ghisleri: "La Lega Cannibalizza il centrodestra. Ma il partito unico sarebbe..." Il braccio di ferro per il governo gonfia invece le vele dei due maggiori protagonisti del confronto: i 5 Stelle, che salgono dal 32,6% al 34%, e la Lega di Salvini che fa letteralmente boom, decollando dal 17,4% del 4 marzo all'attuale 21% che lo rende di gran lunga il secondo singolo partito d'Italia. Su, anche se di poco, Fratelli d'Italia che dal 4,3 va al 4,6%, mentre crolla Forza Italia: dal 14 al 12,3% con Noi per l'Italia-Udc che ne segue le sorti: dall'1,3 allo 0,6 (praticamente dimezzato). Complessivamente, grazie a Lega e Fdi, il centrodestra si "apprezza" dal 37 al 38,7%.

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