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Matteo Salvini come Umberto Bossi nel '94: Luigi Di Maio e l'offerta alla Lega, non solo ministri

Cristina Agostini
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"Sono passati tanti giorni dal 4 marzo. Ma se ne servissero ancora un paio per fare le cose per bene... Non voglio sbagliare adesso per venirvi a chiedere scusa più tardi". Matteo Salvini è tentato dal Movimento 5 stelle, tentato da un'ipotesi di governo dalle "mani libere". Leggi anche: "Vuoi davvero ridurti così?". Marcello Veneziani, l'appello finale: con Salvini ci va giù durissimo Del resto, riporta il Corriere della Sera in un retroscena, i pentastellati sono in pressing. Un pressing serrato con i tempi che stringono e il terrore che il presidente della Camera Roberto Fico mandi all'aria le trattative tra M5s e Lega. Da parte sua Salvini non vuole essere il numero due di Di Maio e non vuole rompere con il centrodestra: "I 5 stelle non possono pensare di avere tutto, il premier e la rottura del centrodestra", confida il leghista. Ma appunto, i grillini sono ben consci della questione e per questo dopo la proposta di affidare alla Lega alcuni ministeri top suggeriscono un piano molto allettante per il leader della Lega: ovvero che Salvini rimanga del tutto fuori dal governo, con una sorta di veste da garante. Ovvero con ministri di peso ma rimanendo personalmente fuori come Umberto Bossi nel 1994 che non partecipò al primo esecutivo di Silvio Berlusconi: "Pensa a quello - dicono i pontieri pentastellati a Salvini -. Se qualcosa non andasse come deve andare, tu saresti nella posizione di staccare la spina al governo senza averne fatto parte". 

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