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Casaleggio contro Grillo: una consultazione tra gli attivisti per salvare Di Maio da un accordo col Pd

Matteo Legnani
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Di Maio sì, Di Maio no. Il Movimento 5 Stelle è spaccato in due. Da una parte il cerchio di sostenitori del candidato premier, del quale oltre ai capigruppo di Camera e Senato, Danilo Toninelli  e Giulia Grillo, fa parte anche Davide Casaleggio. Dall'altra, quella dei movimentisti guidati sul campo da Roberto Fico, ci sarebbe anche il fondatore e leader politico Beppe Grillo. La morsa, accompagnata da un incarico esplorativo a Roberto Fico, potrebbe finire per spappolare Di Maio. Che fino al 4 marzo è stato impeccabile da lì in poi non ne ha azzeccata una. Anche lo scenario di eventuali elezioni-bis pare minaccioso ai cosiddetti "moderati" perchè secondo quanto riporta Il Giornale, sondaggi interni noti alla Casaleggio e Associati mostrerebbero un calo dei 5 Stelle. Non grande, ma sufficiente a invertire un trend e a far cadere la sedia di Di Maio, che pare di giorno in giorno sempre più traballante. Ecco allora l'idea: rimettersi in contatto di nuovo con la base attraverso la piattaforma Russeau, e sondarla in merito a un accordo di qualsiasi tipo con il Pd, che non vedrebbe Di Maio come controparte grillina. Nei corridoi della Casaleggio, dove il sentiment degli attivisti viene attentamente monitorato, c'è la convinzione che un accordo di quel genere riceverebbe un secco "no". E una consultazione "lampo", se lo stallo dovesse proseguire o se con Fico si sondasse il Pd, potrebbe a un certo punto essere l'unica mossa per salvare l'ex steward dello stadio da un ritorno anzitempo nell'oblio. Leggi anche: Vertice Casaleggio-Di Maio: il disperato tentativo di governare

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