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Paolo Becchi, cosa nascondono dietro la ricerca "gli italiani non esistono": il sospetto del professore

Gino Coala
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Il popolo italiano non esiste, almeno secondo la ricerca genetica portata avanti dall'antropologo dell'Università di Bologna, Davide Pettener, secondo il quale gli italiani sono soltanto "un'aggregazione di tipo geografico", condizionato più da est e ovest che da nord e sud. Una conclusione che ha sollevato i dubbi del filosofo Paolo Becchi che, su lospecialegiornale.it, ha tuonato: "Io sono davvero senza parole. Ma come si fa? Nel momento in cui in Italia si sta creando un polo sovranista che potrebbe andare al governo con lo slogan 'prima gli italiani', ecco che spuntano scienziati e biologi a dirci che gli italiani non esistono". Leggi anche: Becchi, l'ipotesi del ritorno al voto? "Ecco cosa è già successo in Italia" A far dubitare il prof. Becchi non è tanto la validità scientifica della ricerca. Il pericolo anzi è che venga letta in chiave ideologica, visto che quel lavoro diffuso dal Corriere della sera viene fuori "proprio nel momento in cui in Italia si sta formando un'onda sovranista e si sta affermando un concetto di Stato fondato sul principio della difesa della propria identità". Dietro la pubblicazione sui giornali dell'indagine, il prof. Becchi vede: "un'ottica globalista più rivolta a favorire la disgregazione dei popoli dal loro tessuto storico, culturale e sociale, in favore di quella mescolanza di culture tipica dell'ideologia mondialista". Il pericolo è il ragionamento che potrebbe derivare: "Se diamo per assodato che non esistono gli italiani, allora dobbiamo anche riconoscere che non esistono nemmeno i tedeschi e gli spagnoli, ma soltanto un uomo astratto, apolide e senza radici, che può vivere ovunque perché uguale in ogni parte del mondo. Quindi va benissimo che arrivino in Italia migliaia di immigrati africani, perché nel momento in cui non esistono gli italiani, non ha alcun senso difendere i confini".

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