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Casini: "Monti vuole la rissa, io non c'entro niente"

Il leader dell'Udc Pierferdinando Casini

Il leader Udc si smarca: non gli interessano le dimissioni del prof, lui pensa solo al governo. Ma sulla decadenza di Berlusconi apre: "Deciderò secondo coscienza"

Michele Chicco
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Pierferdinando Casini non ci sta: non vuole passare da traditore e separa le questioni di governo dalle bagarre di partito. Di più: per lui le dimissioni di Mario Monti dalla presidenza di Scelta Civica non significano niente per lui, anzi l'ex premier sta avendo solo "un comportamento rissoso". Non ci sta, insomma, Pierferdy e lo dice a Luca Telese durante la registrazione di Matrix: "Non voglio - ha detto  che si riverberino su di me problemi che non mi riguardano. È una fibrillazione interna a un partito. È il governo l'unica cosa che mi riguarda". E quindi in nome del governo vale tutto, anche scaricare Monti ed ammiccare a Silvio Berlusconi. Casini, infatti, non esclude niente a proposito della decadenza del Cav: "Non ho ancora deciso. Non è vero che ho contrattato con Berlusconi, non ho parlato con lui e non gli parlerò. Sarà un voto - dice convinto - che appartiene alla mia coscienza e basta. Al momento giusto lo dirò". 

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