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Elsa Fornero, l'abolizione della sua riforma? "Hanno capito che non bastano le buone intenzioni"

Cristina Agostini
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L'abolizione della riforma Fornero è sparita nel discorso del presidente del Consiglio Giuseppe Conte ieri 5 giugno per la fiducia. "Ci si rende conto della realtà, dei vincoli, che non bastano le buone intenzioni. Anche se alcune affermazioni di alcuni ministri sembrano più da campagna elettorale", spiega Elsa Fornero, ospite di Tiziana Panella a Tagadà, su La7. Leggi anche: "Giuro, la Fornero la smontiamo...". Salvini, questa è una rivoluzione "Quella che è stata detta come abolizione della riforma Fornero sarebbe costata dai 15 ai 20 miliardi di euro l'anno". Adesso si dice correggeremo, supereremo la riforma, e si parla di 5 miliardi". La quota cento "non è uno stravolgimento. Il governo Gentiloni aveva percorso la strada dell'aggiustamento, vedi l'Ape social e l'Ape volontaria. Questo governo per ragioni di bandiera vuole tornare indietro. Adesso si mette insieme assistenza e previdenza". Sulle cifre, sul costo del provvedimento, "è sostenibile ma è comunque un modo non buono di spendere risorse scarse". "Questi miliardi saranno sottratti a provvedimenti sociali utili o aumentando il debito. Bisogna domandarsi: dove prendiamo questi soldi?".

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