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Simone Bonafè, il disastro ad Agorà: "Guardate che noi del Pd...". Tutta Italia le ride dietro

Davide Locano
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Se non ci fosse, Simona Bonafè andrebbe inventata. Ad Agorà su Rai3 si parlava del caso relativo a Piersanti Mattarella, chiamato da Giuseppe Conte in aula alla Camera "un congiunto di Mattarella". Nessuno sfregio, da parte del premier: potete scegliere se si tratta di una forma lessicale inappropriata o di una forma di rispetto nei confronti del fratello di Sergio Mattarella, ucciso dalla mafia. Per il Pd, però, quella frase è stata buon motivo per montare un caso in aula, con Graziano Delrio che ha sbraitato contro Conte, in modo sguaiato e piuttosto pretestuoso. Leggi anche: Morani-Moretti, tragica figuraccia in coppia: la "perla" Ed eccoci alla Bonafè, che interviene proprio su questa vicenda. "A me pare che ci sia veramente da indignarsi", per la frase di Conte, premette. "Ha fatto bene il Pd a rimarcare come dietro quel congiuntivo ci sia un nome e una storia". Peccato che subito dopo la Bonafè abbia aggiunto: "Detto questo noi l'opposizione la faremo in maniera seria e non sguaiata. Ci hanno abituato altri a quella sguaiata negli scorsi anni. Noi la faremo sulle proposte, rimarcando la nostra diversità rispetto a questa nuova coalizione". Come no. Quelli che non fanno opposizione "sguaiata" ma sui contenuti sono gli stessi che hanno urlato contro Conte per il "congiunto" Mattarella. Insomma, la coerenza del Pd, grazie alla Bonafè, è nuovamente servita... "Ha fatto bene il PD a rimarcare come ci sia un nome e una storia dietro quella dimenticanza. Faremo un'opposizione seria, non sguaiata"@simonabonafe #agorarai pic.twitter.com/4J5I8I9HtP— Agorà (@agorarai) 7 giugno 2018

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