Cerca
Cerca
+

Giuseppe Conte al G7, retroscena imbarazzante: "Dovete capirmi, io devo...", la frase rubata con i leader mondiali

vittorio feltri
  • a
  • a
  • a

Il debutto internazionale di Giuseppe Conte sfiora il disastro diplomatico. Non c'è solo la figura barbina davanti ai giornalisti, con il portavoce Rocco Casalino che lo trascina letteralmente via dopo 4 minuti: il premier mostra tutta la propria inesperienza annunciando prese di posizioni forti che non si sono tradotte non solo in fatti, ma nemmeno in "proposte particolari" ai big del G7 riuniti in Canada. Leggi anche: Conte sotto tutela, come lo umilia Rocco Casalino in pubblico L'unica presa di posizione, l'apertura sulla riammissione della Russia come proposto da Donald Trump, è stata accolta con freddezza dai partner (e dallo stesso Vladimir Putin, disinteressato a rientrare nel G8), tanto che lo stesso Conte, secondo il Corriere della Sera, si sarebbe trovato costretto a motivare la propria scomoda posizione: "Dovete capirmi, il nostro elettorato ha una sensibilità particolare per Mosca", e avrebbe addirittura richiamato secondo Repubblica il proprio obbligo ad attenersi al "contratto di governo". Non è dato sapere che faccia abbiano fatto Emmanuel Macron, Angela Merkel e i caporioni dell'Ue.  Leggi anche: Chi è la donna che ha accompagnato Conte in Canada Pure sul resto, l'"eleganza di Conte" si è trasformata come prevedibile in timidezza, se non in inconsistenza. Nessun cambio di verso sui dazi con gli Usa ("Ho l'impressione - dice il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk - che l'Italia condivida le opinioni europee sul commercio e i rapporti commerciali con gli Stati Uniti. Non vedo divergenze tra l'Italia e il resto dell'Unione") e nemmeno sul Trattato di Dublino e l'immigrazione: Conte si è detto "insoddisfatto" a parole, ma con Tusk e Jean-Claude Juncker, in privato, non avrebbe proposto nulla di concreto. 

Dai blog