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Luigi Di Maio contro Matteo Salvini: "Non può far chiudere tutti i porti"

Matteo Legnani
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Venerdì il premier Giuseppe Conte ne parlerà col presidente francese Macron e poi lunedì prossimo con la cancelliera tedesca Angela Markel. Ma intanto la questione della chiusura dei porti agita i giorni e le notti del Movimento 5 Stelle. che ha già già pagato domenica, alle elezioni amministrative, l'adesione a un governo con la Lega, di fatto vedendo dimezzato il suo consenso medio a livello nazionale rispetto al risultato ottenuto lo scorso 4 marzo alle politiche. E ora rischia, sulla questione migranti, di pagare un doppio conto: un ulteriore calo dei consensi e una spaccatura ancora più accentuata con l'ala "sinistra" del movimento, quella per intendersi che fa capo a Roberto Fico. "Dobbiamo trovare una posizione alternativa, anche se non necessariamente divergente, a quella salviniana" dicono dalla minoranza M5S. Senza contare le posizioni di chi è nettamente ostile ai propositi leghisti, come il sindaco di Livorno Nogarin, che ha aperto il posto della sua città, prima di ritirare il post dai social per non mettere in difficoltà la componente governativa del Movimento, o la senatrice Paola Nugnes, per la quale "prima di ogni altra cosa occorre non perdere di vista i diritti umani". Messaggio ricevuto a palazzo Chigi: "Non possiamo chiudere a oltranza i nostri porti, dobbiamo far ragionare Salvini. Piuttosto, obblighiamo l'Europa a intervenire". La paura è che Salvini possa, o si sia in realtà già preso, le redini del governo. Lleggi anche: Matteo Salvini e la chiusura dei porti: "Mossa a tavolino studiata da 10 giorni"

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