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Federico Pizzarotti: "Luigi Di Maio come Matteo Renzi, lo critica ma ha anche lui il suo giglio magico"

Cristina Agostini
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"Non hanno classe dirigente, criticavano tanto il giglio magico degli altri, loro non stanno facendo diversamente". Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, espulso dal Movimento 5 stelle, attacca il vicepremier grillino Luigi Di Maio: "La selezione non avviene in base alle competenze e direi anche al buon senso ma in base al gradimento e alla vicinanza al capo. Basta vedere il governo nazionale". Leggi anche: Di Maio è fuori dal mondo: "Niente scuse, il vertice a Parigi...". Si ridicolizza così Continua Pizzarotti nell'intervista a ItaliaOggi: "Molti tra i sottosegretari sono entrati solo perché vicini a Di Maio. Il capo politico del Movimento sta facendo quello che hanno rimproverato a Matteo Renzi, occupare posti con gente fidata". Quanto al ministero "tosto" che si è preso Di Maio stesso, conclude il sindaco, è "una bella gatta da pelare. Il superministero dello sviluppo economico e del lavoro non si può gestire con boutade o con un tweet. Ci sono problemi veri, gente in carne e ossa, che si parli di Ilva o Alitalia, riforma del lavoro o delle pensioni. Rischia di essere un boomerang. Potrebbe essere costretto a adottare soluzioni che sei mesi fa dall' opposizione giudicava inaccettabili".

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