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Censimento rom, il capo dei nomadi di Roma ridicolizza la sinistra: "L'idea di Salvini? Non c'è niente di male"

Gino Coala
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Alle polemiche isteriche sul dossier sui rom annunciato dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, risponde direttamente il rappresentante delle comunità nomadi di Roma, Najo Adzovic. E la sua posizione non piacerà per niente a chi sperava di usarlo come una bandierina contro il leghista: "Alcuni forse hanno dimenticato che già nel 2011, con la giunta Alemanno e in totale collaborazione con l'allora ministro dell'Interno Roberto Maroni, il prefetto Pecoraro e la Croce rossa italiana - ha detto intervistato dal Tempo - avevamo iniziato un percorso di censimento della popolazione rom su tutto il territorio nazionale". Leggi anche: L'ex piddino Speranza si ricopre di ridicolo: denuncia Salvini per il censimento rom Nonostante gli schiamazzi su presunte schedature in salsa nazista, Adzovic non vede quale sia il problema a censire la popolazione nomade: "Ben venga il censimento da parte delle forze dell'ordine e l'eventuale espulsione dal territorio italiani di chi delinque o è di fatto un irregolare. Ma non scordiamoci che, ad oggi, il 35% dei rom provenienti dall'ex Jugoslavia sono da tempo cittadini italiani e il 30% di esse lavora e posside regolare permesso di soggiorno".

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