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I grillini governano con la Lega, ma intanto... Le trattative segrete del M5s: pronti al ribaltone

Giulio Bucchi
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Il "tradimento" nel giorno dei ballottaggi per le Comunali. Oggi gli elettori grillini saranno decisivi in tante sfide tra Pd e Lega, e non è detto che alla fine favoriscano l'alleato di governo. Intanto però, secondo un retroscena di Maria Teresa Meli sul Corriere della Sera, anche i vertici del M5s si stanno attrezzando. Si tengono pronti, cioè, nell'eventualità di dover scaricare Matteo Salvini. Il timore è che "col tempo potrebbe aver voglia di andare al voto" o, peggio, mollare Luigi Di Maio e proporre al Quirinale, dopo una crisi, un governo di centrodestra. I tempi sono incredibilmente vicini: le europee del 2019, o ancora prima, il prossimo ottobre. Leggi anche: Grillo si precipita a Roma. M5s, l'ombra del tradimento Ecco perché alla Casaleggio e dintorni si ragiona già sulla contromossa: il ritorno al voto, con i sondaggi che danno la Lega in netto recupero e già in corsia di sorpasso, è una opzione da accantonare. E allora non resta che una strada: "Tentare di dare vita a una maggioranza diversa con il Pd". Secondo la Meli, "il canale di comunicazione tra 5 Stelle e Pd non si è mai chiuso. Prova ne è la decisione del presidente della Camera Roberto Fico di far saltare l' accordo stretto tra Salvini e Giorgia Meloni per dare la presidenza del Copasir a un esponente di Fratelli d'Italia". Fico ha ottimi rapporti con i big dem, che però non appaiono certo entusiasti di appoggiare un governo a trazione grillina, ma intanto l'ipotesi si è già affacciata nei corridoi e nei capannelli in Transatlantico. E non è un buon segnale, soprattutto per Matteo Renzi, che teme le manovre filo-grilline di Maurizio Martina. 

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