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Manovra, Giovanni Tria si piega a Matteo Salvini? Fonti della Lega: "L'impegno del ministro"

Davide Locano
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Qualcosa si muove? Forse sì. Fonti della Lega, dopo il vertice sulla manovra che si è tenuto in mattinata a Palazzo Chigi con Giuseppe Conte, Matteo Salvini, Giovanni Tria e Massimo Garavaglia assicurano che "ora c'è l'impegno di tutti ad affinare le proposte e dello stesso ministro Tria a cercare soluzioni". Alla riunione era assente Luigi Di Maio, ancora impegnato nella missione in Cina (per il M5s, presenti il ministro Riccardo Fraccaro e il viceministro Laura Castelli. Presenti anche i ministri Enzo Moavero Milanesi e Paolo Savona). Uno dei partecipanti alla riunione ha spiegato: "Il ministro Tria ha preso atto della volontà politica della Lega e del Movimento 5stelle di realizzare formule importanti di cambiamento, dal reddito di cittadinanza per gli italiani alla riforma delle pensioni". Dunque le parole di Salvini: "Non ci impiccheremo allo zero virgola. Noi vogliamo ridare dignità all'Italia e se creiamo posti di lavoro a Bruxelles saranno contenti. Tranquilli, le risorse ci sono". Leggi anche: Santanchè avverte Di Maio: "Chi manovra il ministro Tria" Poi le dichiarazioni del sottosegretario all'Economia, Massimo Bitonci, che è tornato sul tema della maggiore elasticità per quel che riguarda il rapporto deficit-Pil: "È chiaro che si deve trovare una soluzione e aprire un po' i cordoni della borsa, è giusto che sia così. Tria fa il suo lavoro. Noi sappiamo benissimo che una certa elasticità può essere data. Salvini parlava di 2,9%, ora di 2,5% e io penso che si potrebbe arrivare tranquillamente tra il 2 e il 2,2%", ha affermato.

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