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Pd, l'indiscrezione umiliante pur di riempire la piazza: come si sono ridotti i dem

Gino Coala
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Sarà l'angoscia provocata dai numeri impietosi dei sondaggi sul Partito democratico, sarà che ormai nei circoli non sono rimasti neanche gli anziani a giocare a briscola, sta di fatto che tra gli organizzatori della manifestazione di domenica 30 settembre a Roma il panico regna sovrano. Leggi anche: Bersani fa godere Salvini: "Oggi i vecchi comunisti votano Lega" A guardare la supermedia di Youtrend, che mette insieme le rilevazioni dei vari istituti, il Pd si piazza a un misero 16,4%. Nonostante però il baratro del 15% è lì a un passo, tra i dem continuano a volare stracci per l'organizzazione del prossimo congresso, sulla scelta del prossimo segretario e, perché no, sull'ipotesi di spaccare il partito tornando alle origini con la Margherita da una parte, strada sognata dai renziani, e quel che resta dei Democratici di sinistra dall'altra. Intanto c'è una prova di forza da organizzare, una manifestazione con partecipazione bassa sarebbe l'ennesimo boomerang che per il Pd significherebbe l'umiliazione definitiva. Per questo negli ultmi giorni è partita una sorta di autoconvincimento che si possano fare numeri altissimi, al punto da lanciare prenotazioni di pullman e imbarcare chiunque abbia voglia di farsi una gita a Roma. L'obiettivo è puntare ad almeno 50 mila persone in piazza del Popolo. Sarà dura, durissima.

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