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Giovanni Tria teme lo spread: "Se superiamo 400, la legge Fornero e il reddito saranno rimandati di tre mesi"

Caterina Spinelli
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Giovanni Tria - riferiscono fonti parlamentari della maggioranza - cambia le carte in tavola e, in caso di innalzamento dello spread oltre 400, propone il rinvio di qualche mese dell'approdo delle misure su "quota cento" e sul reddito di cittadinanza. Inutile dire che a Luigi Di Maio e Matteo Salvini l'idea non è piaciuta, soprattutto se si considera che - racconta il quotidiano Il Tempo - in casi estremi, la legge Fornero e il reddito partiranno addirittura a marzo. Una misura, questa, attuata per potenziare anche i centri per l'impiego, indispensabili nella proposta del Movimento 5 Stelle.  Leggi anche: Il ministro Tria vale zero I vicepremier hanno già dovuto tagliare un miliardo sulle spese per trovare le risorse necessarie a far decollare il programma di governo. Ma la forbice non si ferma qui e all'esecutivo è stato chiesto di potenziare ulteriormente la spending review. Il ministro dell'Economia ha svelato, durante il vertice a Palazzo Chigi sulle partecipate, i numeri della manovra: interventi per 37 miliardi nel 2019, coperture per 22 miliardi di maggior deficit, 6,9 miliardi di tagli di spesa e 8,1 miliardi di aumento delle entrate. Insomma, non pochi soldi che pesano sulle casse italiane e che potrebbero avere tragiche conseguenze all'interno dell'Ue.

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