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Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti blindano Giovanni Tria, come asfaltano Luigi Di Maio con una frase

Giulio Bucchi
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Tira un'aria diversa nel governo. La Lega fa blocco intorno a Giovanni Tria, considerato il baluardo contro le tentazioni letali di Luigi Di Maio e del Movimento 5 Stelle sulla manovra. È il Corriere della Sera a fornire un succulento retroscena dall'esecutivo, con tanto di sentenza carpita a Matteo Salvini e al suo fedelissimo Giancarlo Giorgetti: "Per il ministero dell'Economia non esistono piani B, C, D o E. Esiste solo un piano T, dove T sta per Tria. Il professore, da dov'è, non si muove. Ma ci vuole molto a capirlo che quel signore è la soluzione ai nostri problemi e non il problema?". Leggi anche: "Se non accetta può andarsene", il tragico sospetto. "L'incidente" di Di Maio? Una blindatura a prova di grillini, insomma, che da settimane sognano di defenestrare il ministro. L'ultimo "incidente" utile alla minaccia è quello sulla (folle, sostengono i leghisti) nazionalizzazione di Alitalia, su cui peraltro Salvini glissa invitando Tria (e Di Maio) ad attenersi al contratto di governo. C'è un limite alle critiche possibili, è la tesi leghista, e quel limite il vicepremier pentastellato lo sta superando.

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