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Silvio Berlusconi, l'ira contro Matteo Salvini: "Non mi piace questa deriva autoritaria"

Cristina Agostini
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E' furibondo Silvio Berlusconi. E non solo per "l'economia, per il Def, per il costo del debito, ma ancor di più per il tratto liberticida che sta prendendo questo governo, in antitesi ai principi liberali e moderati che abbiamo sempre professato e sostenuto. E non vedo reazioni adeguate dei nostri alleati della Lega". Si sfoga così contro Matteo Salvini il Cav. In una conversazione privata, riporta il Corriere della Sera, ha parlato dei suoi rapporti con la Lega, con Salvini, in particolare. Non gli interessa che Giancarlo Giorgetti abbia detto che l'attuale centrodestra è morto né che il leader della Lega ingloberà Forza Italia. Leggi anche: "Perché il centrodestra è finito e Salvini non basta". Veneziani nero Quello che non gli va giù è il pericolo che venga cancellata la democrazia. Un timore così forte che lo spinge persino a difendere la magistratura di cui si è sempre sentito vittima: "Queste persone fanno paura, sono molto preoccupato per il danno culturale che stanno facendo al Paese, non si può dire a un alto dirigente pubblico non sei stato eletto, così come non lo si può dire ai magistrati, in questo modo saltano tutte le più basilari regole istituzionali...".  E ancora, riguardo a Giorgetti: "Cosa gli rispondo? Credo che si sia morsicato la lingua abbastanza a fondo. Io so che noi rappresentiamo in Italia i valori della liberal-democrazia. So che questi valori sono essenziali per avere una democrazia". Ce l'ha con "il sistematico annullamento del contraddittorio", contro il pensiero unico del M5s che "ci dicono persino cosa dobbiamo comprare". 

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