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Manovra, i tecnici della ragioneria di Stato: finirà peggio del 2011 con Silvio Berlusconi

Cristina Agostini
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Sergio Mattarella ha le mani legate. La manovra lo preoccupa molto ma sa che se non mette la firma si solleverebbe un'ondata di polemiche e di strumentalizzazioni. Quindi il presidente della Repubblica non ha scelta, nonostante la Ragioneria generale dello Stato gli abbia fatto sapere in modo ufficioso che se si "tira dritto" su questa strada "a dicembre si rischia di entrare in una fase più critica di quella del 2011", quando al governo c'era Silvio Berlusconi. Leggi anche: Manovra ko a tempo di record. Juncker, vergognoso siluro Insomma, rivela il Giornale in un retroscena, siamo davanti a uno scontro istituzionale senza precedenti. A meno che la situazione dei mercati non lo legittimi al gesto estremo di non controfirmare la legge di Bilancio Mattarella è costretto a sottoscriverla. Del resto, si sa che negli ultimi mesi la moral suasion del Quirinale ha perso terreno all'interno del governo. A partire da Giovanni Tria, ministro dell'Economia orma considerato una sorta di comparsa pure a via XX Settembre. Per la sua poltrona è già pronto Paolo Savona, ministro delle Politiche.  

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