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Manovra, retroscena su Matteo Salvini e Luigi Di Maio: cosa risponderanno alla Commissione Ue, roba umiliante

Giulio Bucchi
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Una bocciatura attesa, quella della Commissione Ue alla manovra italiana. Quello che forse non era prevedibile è la reazione, durissima, di Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Non solo "nessuna trattativa", sebbene il premier Giuseppe Conte si sia già speso in questa direzione mediando con il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker e con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Alla faccia del "ritocco al deficit al 2,4%" chiesto da Bruxelles entro tre settimane, i due vicepremier secondo Repubblica stanno meditando un colpo mortale al dialogo con l'Europa. Le prime parole di Salvini, saputa della bocciatura, fanno in fondo già intendere tutto: "Cosa può succederci? Una procedura di infrazione? La Francia ne ha collezionato per anni e non è successo niente senza alcuna conseguenza. Dunque, non si apre alcuna trattativa".  Leggi anche: "Un dovere per tutti". Dopo l'euro-bocciatura, il terrore di Mattarella Uno scontro frontale senza possibilità di ritorno: la risposta italiana sarà negativa e anticipata, senza attendere la scadenza del 13 novembre fissata dalla Commissione. Questo anche perché, spiega il quotidiano, la preoccupazione dei leader di M5s e Lega è quella di concentrarsi sul delicatissimo summit di Palermo sulla Libia in programma proprio in quei giorni. Una vetrina internazionale prestigiosa, che l'Italia non può fallire anche perché riguarderà il destino dell'immigrazione incontrollata dall'Africa.

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